C’è nebbia all’orizzonte. Ritorna il Fog trophy con tante novità: pettorali in abbonamento, dorsali personalizzati e “stranieri”. Si parte con la Vallazza, chiusura a Castelmaggiore.

Di nebbia al momento non c’è traccia, al netto di quella che avvolge la maratona di Bologna. Ma arriverà e comunque gli organizzatori del Fog Trophy sono già circondati dalla foschia. Alcune sere fa  – e con largo anticipo – hanno scoperto le carte dell’edizione 2018. La presentazione è avvenuta nella sede Gnarro con tanto di slide, discussione serena, nessuno che ha strappato la giugulare a nessuno e finale in stile con saccheggio della cambusa della società di via Provaglia. Ma a parte questo, è la prima volta – a memoria di chi scrive – che un organizzatore si è ha preso la briga di incontrare gli atleti, illustrare un regolamento e recepire le modifiche. Roba da prima repubblica podistica…

Dunque, si ricomincia con 5 gare e nessun scarto. Salta la l’appuntamento di Sant’Agata bolognese che lo scorso anno chiudeva la manifestazione. Esordio a Molinella il 4 novembre, poi Mezzolara (18 novembre), Minerbio il 25 novembre, quindi la gara Gnarro il 2 dicembre e finale con la maratonina di Castelmaggiore il 16 dicembre.

Quest’anno il chilometraggio sarà più articolato: a Mezzolara hanno piazzato un dieci miglia che è sempre una bella distanza e anche la Gnarro ha allungato il suo tracciato a quasi 12 km.

Per tutte la quota di partecipazione è stata fissata a 10 euro, tranne che per la maratonina (15). Ma qui c’è il trucco. Sarà infatti possibile fare un abbonamento a tutte le gare a 45 euro (una è gratis) da stipulare la settimana precedente la prima tappa. Attenzione: è un’opzione solo gli atleti appartenenti alle squadre del Fog Trophy, e non per tutti. Gli organizzatori non sono ancora diventati dei Babbo Natale.

E veniamo alle formazioni. Non cambia molto: sempre 10 atleti con due riserve, anche di società diverse, anche della stessa categoria. Resta anche l’obbligo di due atleti di ‘sesso opposto’ (quindi 8 uomini e 2 donne o viceversa), però l’obbligo si ferma alla presentazione delle squadre ma non vale quando viene schierata la formazione. Sulla dicitura sesso opposto si potrebbero fare ragionamenti complessi, soprattutto conoscendo alcuni degli atleti, ma il regolamento si sarebbe incartato non poco…

Le squadre sono fisse ma all’ultima gara sarà possibile ingaggiare uno ‘straniero’, cioè un’atleta che non sia stato già schierato. L’idea è accattivante, serve a rendere imprevedibile l’esito finale.  Non so se Kipchoge potrà essere a Castelmaggiore ma qualcuno può provarci… Verranno considerati però sempre i 6 migliori tempi per le società mentre per i singoli atleti verranno conteggiati tutti e gli 11 crono.

Ma non è finita qui. Avremo anche un dorsale personalizzato per dare a tutti la possibilità di sapere se quello che ci procede è un avversario diretto e se vale la pena andarlo a prendere. Occhio, è obbligatorio.

Novità per chi farà il volontario. Gli atleti che fanno parte infatti di società organizzatrici chiamati a tenere la bandierina (dunque non partecipando) avranno un punteggio calcolato sulla media dei punteggi delle altre 4 corse (sia per singoli sia per squadra). Si narra di un enorme pallottoliere che verrà in aiuto allo staff del Fog Trofhy…

Premiazioni il 14 gennaio nella sede della Polisportiva Progresso. Ai componenti della prima squadra classificata anche una medaglia, oltre alla coppa “in comodato d’uso”: finché non si sarà vinta tre volte non sarà in bacheca in pianta stabile.

Poi Jader ci farà tante foto, ve lo troverete nei fossati e sui tetti delle case a immortalare sguardi distrutti. Al Fog Trophy mancano solo le majorette e l’inno….contr’ordine, ci sarà anche quello. Che ganzi…

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